"Vulva", 2004 - Fotografia B&N cm 40x50
Ingrandimento di un negativo impressionato per contatto riflesso
"Vulva", 2004 - B&W Photograph cm 40x50
Enlargement of a paper negative exposed by reflection
Sulla tecnica del contatto riflesso
..appoggio (al buio, s'intende) sul corpo, ed altro, un foglio di carta vergine e con le dita di me e di lei che tu vedi (questo sì tradizionale contatto) la tengo fissa. Con il flash nell'altra mano colpisco il foglio; la luce lo attraversa tutto, illumina quello che trova, si riflette e ritorna alla carta. E' una tecnica stupenda che non ho mai portato avanti sistematicamente. Il corpo e la natura sarebbero sempre ideali..
Da una lettera di Gioli a Paolo Vampa del 5 Apr 2004
J-M Bouhours "P. Gioli. Le flegme et la paranoia, 2009"
(Français) - (Inglese)
...Gioli ha realizzato delle impronte del sesso femminile sulla superficie sensibile. Marcel Duchamp aveva fatto un calco del sesso femminile (Feuille de vigne femelle)....dando una impronta negativa [della vulva] con la materia che penetrava nella fessura (la materia vi è fallica e desiderosa). Gioli scommette [di poter realizzare] una immagine fotochimica in cui il calore e il liquido seminale del sesso femminile partecipino del lavoro chimico [sulla superficie sensibile]; la vulva, in quanto carne piena di desiderio si fa incarnazione dell'immagine.
J-M Bouhours
in Imprint cinema/Paolo Gioli/ Un cinema dell'impronta CSC/Kiwido, 2009
(Italiano) - (Inglese)
...Gioli a réalisé des empreintes de sexe féminin sur la surface sensible. Marcel Duchamp avait moulé le sexe féminin (Feuille de vigne femelle) ....en fournissant une empreinte négative, où la matière pénètre la fente; la matière y est phallique et désirante. Gioli fait le pari d'une image photochimique pour laquelle la chaleur et le liquide séminal du sexe féminin participent du travail chimique; la vulve en tant que chair désirante se fait incarnation de l'image.
J-M Bouhours
in Imprint cinema/Paolo Gioli/ Un cinema dell'impronta CSC/Kiwido, 2009
(Italiano) - (Français)
...Gioli made impressions of the feminine sex organ on the sensitive surface of film. Marcel Duchamp had molded the feminine sex organ ("Female Fig-leaf") ... by furnishing a negative imprint, where matter penetrates the slit; matter, in this case, is phallic and in a state of desire. Gioli gambles on a photochemical image, where the heat and seminal fluid of the female sex organ, take part in the chemical action; the vulva, considered as flesh in a state of desire, makes itself the incarnation of the image.
J-M Bouhours
in Imprint cinema/Paolo Gioli/ Un cinema dell'impronta CSC/Kiwido, 2009